Tracce per la prosecuzione di testi narrativi
Al di là dell’aggiornamento delle tracce d’esame per la terza media elaborato dal gruppo di lavoro di Massimo Palermo nel 2017 (che ha cercato di sganciare la produzione scritta dal classico tema prevedendo, come proposta per il testo narrativo, la prosecuzione di un incipit o la riscrittura di un brano), far scrivere i ragazzi, soprattutto in orario curricolare, è a mio avviso sempre più importante. In linea generale, così come la lettura deve essere promossa e preservata nei suoi molteplici livelli di fruizione (da una lettura totalmente libera nelle scelte ad una più vincolata, anche ad obiettivi di comprensione del testo oppure a collegamenti con la programmazione curricolare), allo stesso modo è necessario considerare la scrittura: se, su un versante, è vero che l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione ha incentivato la scrittura nella comunicazione differita o in sincrono, d’altro canto non necessariamente l’espressione tramite chat e messaggistica è condizione sufficiente affinché si consolidino sicure competenze testuali (sia in comprensione che in produzione), lessicali e inferenziali, poiché spesso la comunicazione sincrona si limita ad una mera funzione fatica.
In definitiva, limitando la scrittura ai contesti informali, qualcosa rischia di sfuggire: tali contesti chiaramente non devono essere demonizzati in quanto tali, ma è al contempo necessario rilevare come la loro frequentazione eclusiva crei sempre maggiori impacci ai ragazzi nel riferire esperienze personali, nell’articolare semplici storie o nel saper produrre semplici argomentazioni.
In questo quadro, le tracce per la prosecuzione di testi narrativi offrono in questo contesto un’utilissimo grimaldello per avvicinare alla stesura di testi narrativi anche i ragazzi che ne hanno meno familiarità. Ecco qualche considerazione consolidata a partire da questa attività.
1) La prosecuzione del testo narrativo che viene proposta deve sempre presentare forti connessioni con il contesto e l’orizzonte esperienziale dei ragazzi, in modo che attraverso il racconto gli alunni rielaborano la propria esperienza personale: il lavoro di scrittura che i ragazzi si apprestano a fare non dovrebbe quindi generare il “panico da foglio bianco”, che costituisce l’esperienza che più di ogni altra allontana i ragazzi dalla scrittura; i ragazzi quindi potranno lavorare contemporaneamente sul proprio vissuto, filtrato attraverso i modelli letterari o i temi di riferimenti sui la classe ha lavorato.
2) L’incipit può contenere i protagonisti del racconto, nonostante sia consigliabile non porre alcuna preclusione all’inserimento di altri personaggi nella sua prosecuzione: i protagonisti non devono essere tuttavia caratterizzati in positivo o in negativo, e devono invece presentarsi in forma per così dire neutra, in modo che sia il dipanarsi della vicenda a chiarirne il ruolo. Relativamente a questo punto, appare evidente come un incipit correttamente scelto e successivamente sviluppato abbia un forte valenza proiettiva.
3) Sempre relativamente ai personaggi, è importante precisare come il sesso dei protagonisti e i loro nomi possano essere variati dai ragazzi a piacimento: nella traccia, anziché utilizzare la convenzione dell’asterisco per indicare nomi di genere diverso, ho optato per una scelta che tuttavia – va chiarito anticipatamente – può essere modificata.
4) La scrittura è teoricamente senza limiti: solitamente parto da questo assunto fondamentale, che comunico immediatamente ai ragazzi nel momento in cui cominciamo a mettere le mani in pasta sui testi, e che i ragazzi stessi colgono con grande stupore e perplessità. La non finitezza della scrittura costituisce la condizione attraverso la quale sperimentare tempi e modalità diverse e flessibili, eliminare ansie da valutazione o da prestazione, vivere l’esperienza dello scrivere come dimensione di progressivo dipanamento dell’indeterminatezza e della confusione, confrontarsi con la dimensione della lentezza che poche altre esperienza riescono a garantire.
La seguente tabella contiene delle tracce per la prosecuzione di testi narrativi utilizzate in classe, con le loro possibili articolazioni tematiche e proiettive. Le tracce verranno a breve aggiunte anche alla pagina dei materiali di scrittura di Scuola Media Digitale.
Traccia n. 1 | |
Quando Silvia prese la sua bicicletta, con la coda dell’occhio vide che Chiara era ferma poco oltre il cancello della scuola, accanto alla fontana del piazzale. Silvia uscì a passo d’uomo, accompagnando la bicicletta a mano: varcando il cancello, lanciava qualche occhiata timorosa in direzione di Chiara. Quando fu così vicina da poterne incrociare lo sguardo, vide che le sorrideva. Era il suo primo sorriso, che Silvia non avrebbe mai dimenticato. E che non sarebbe stato l’ultimo. | |
Tematiche di riferimento | Attanti/funzioni attese |
Amicizia / Esclusione / Accoglienza / Scuola | Amica / Paesaggio / Contemplazione / Interiorità |
Traccia n. 2 | |
Quando Emma trovò sul cellulare di suo padre un messaggio di Sofia che le chiedeva di incontrarla quel pomeriggio stesso, rimase stupita. “È importante”, si concludeva laconicamente il messaggio. Nessuna faccina, nessun punto esclamativo. Il padre di Emma si rimise in tasca il telefono senza fare commenti, e quando la figlia qualche ora dopo uscì di casa, la guardò seguendola con la coda dell’occhio fino alla porta, e la salutò come al solito. Quando Emma giunse al parco, Sofia era già lì. Si contorceva le mani nervosamente, e prima di parlare attese che l’amica si fosse seduta accanto a lei. | |
Tematiche di riferimento | Attanti/funzioni attese |
Amicizia / Adolescenza / Tecnologia / Adulti | Amica / Padre / Problema / Risoluzione / Insuccesso / Difficoltà / Supporto |
Traccia n. 3 | |
La partita a classi miste era finita piuttosto male. Un’entrata in scivolata di Alessandro aveva sparato Giacomo addosso alla rete di recinzione. Nel giro di pochi secondi i compagni li videro rotolarsi per terra in mezzo alla polvere, e dovette correre dalla sua porta Carlo, grande e grosso, a dividerli. Dopo mezz’ora Alessandro uscì dallo spogliatoio assieme a due compagni. Vide Giacomo, fermo al parcheggio delle bici. Gli parve evidente che lo stesse aspettando. Era distante, e poteva vedere soltanto che guardava nella sua direzione. | |
Tematiche di riferimento | Attanti/funzioni attese |
Sport / Gioco / Gruppo dei pari | Conflitto / Soluzione / Ruolo del gruppo / Leader positivo |
Traccia n. 4 | |
Francesca amava passeggiare con sua madre nel tardo pomeriggio. Le ombre già cominciavano ad allungarsi, e le strade del paesino di montagna in cui trascorrevano le vacanze estive si animavano di voci e luci soffuse. Francesca era lì con la sua famiglia da ormai dieci giorni, e nelle sue passeggiate serali, per il terzo giorno consecutivo, notò una ragazzina che doveva avere la sua età seduta su una panchina, a gambe incrociate, a leggere un libro. La colpirono il suo profilo delicato, i capelli biondi e lisci raccolti in due semplici trecce, e la concentrazione e la quiete con cui era assorta in mezzo alla confusione della piazzetta affollata. La mattina dopo, uscendo da sola per fare due spese al negozio di alimentari, incrociò la ragazza, che la salutò per prima. Francesca capì di non essere l’unica ad avere un grande spirito di osservazione. | |
Tematiche di riferimento | Attanti/funzioni attese |
Natura / Avventura / Amicizia | Scoperta / Meraviglia / Rottura dell’equilibrio iniziale / Contemplazione / Paesaggio |
Traccia n. 5 | |
Davide non aveva accolto con grande entusiasmo la prospettiva di passare un pomeriggio alla settimana in comune per un progetto di riordino dei locali della vecchia biblioteca: preferiva tornare a casa, mangiare e prendersi un po’ di tempo prima di cominciare a fare le sue attività. Tra l’altro, non aveva nemmeno scelto lui di partecipare, ma era stato iscritto dai suoi genitori; e non c’era neanche un suo compagno di classe. Il primo pomeriggio di rientro, i ragazzi a gruppi furono mandati con una mappa a ficcare il naso nelle stanze da tempo abbandonate: quando Davide entrò, non guardò in alto, ma si fermò incredulo a guadare la faccia estasiata di un ragazzino che diceva: “Wow! Che meraviglia! che cose meravigliose potremo fare qui dentro!” | |
Tematiche di riferimento | Attanti/funzioni attese |
Amicizia / Avventura / Fantascienza / Mistero / Fantasmi | Collaborazione / Progettualità / Lavoro manuale / Avventura / Scoperta / Fantasy / Fantascienza |
Gentilissimi,
vorrei chiedervi come mai nel sito scuolamediadigitale.it in cui sono presenti i materiali in pdf, questi non sono scaricabili e nel link non si trovano le pagine.
Nel ringraziarvi per la condivisione dei materiali, resto in attesa di riscontro e vi saluto cordialmente.
Gentilissima,
l’area riservata è in ristrutturazione: entro qualche giorno conto di ripristinare tutto in modo corretto.
Tanti auguri per un ottimo 2022!
Grazie per i suggerimenti!