Il seguente test a completamenti sulla Rivoluzione Francese è stato programmato per contenere le principali parole-chiave degli snodi politici fondamentali di questo importantissimo fenomeno storico. Per svolgere l’esercizio è sufficiente scrivere le parole chiave richieste dal testo: dopo aver digitato qualche lettera, è sufficiente scegliere il termine corretto dal menu a tendina che compare successivamente; cliccando fuori dalla casella di testo, esso si colorerà di verde se la risposta è corretta oppure di rosso nel caso sia errata. Buon lavoro!

Le cause della Rivoluzione
La Rivoluzione Francese è l’insieme degli eventi politici e sociali avvenuti in tra il e il , che hanno portato alla fine della dei Borbone e successivamente all’instaurazione della .
Le cause profonde della rivoluzione possono essere ricercate nell’immobilismo della cosiddetta società dei “Tre Stati”, in cui il Primo Stato (il ) e il Secondo Stato (l’) godevano di grandi , tra cui quelli feudali (come il pagamento di decime e l’obbligo delle da parte dei contadini) risalenti all’età medievale; il Terzo Stato, oltre a pagare le tasse, non aveva rappresentanza politica. Tra le cause immediate è invece possibile individuare l’aumento del prezzo del , a causa di un periodo di , che aveva provocato un grande sociale nelle classi sociali più povere; inoltre il bilancio dello stato francese era in , a causa del mantenimento dei privilegi dei e del sostegno all’ delle colonie americane contro l’Inghilterra. Infine in Francia, da qualche decennio, avevano cominciato a diffondersi presso i ceti intellettuali le idee dell’, che riconoscevano la necessità della fine della monarchia assoluta e l’affermazione del principio dell’ tra tutti gli uomini.

Dalla convocazione degli Stati Generali alla monarchia costituzionale
Per risolvere il grave problema del deficit dello stato, nel 1789 Luigi XVI convoca l’ (e cioè dei rappresentanti delle tre classi sociali francesi), che deve decidere se imporre anche al Primo e al Secondo Stato. Il re incoraggia il popolo a scrivere i (quaderni delle lamentele), in cui il Terzo Stato chiede maggiori diritti e la fine dei diritti feudali.
L’Assemblea degli Stati Generali non trova un accordo se votare per (con un voto per ciascuna classe sociale) o per , in cui ogni rappresentante esprime un voto.
Il Terzo Stato, preso atto dell’impossibilità di accordo, decide di abbandonare gli Stati Generali decide di autoproclamarsi : “nazionale” perché rappresenta tutta la , “costituente” perché ha l’obiettivo di dare alla Francia una . Nel frattempo, a Parigi il Terzo Stato occupa la , prigione simbolo dell’assolutismo e deposito di : i rivoluzionari organizzano la , un corpo armato che ha il compito di difendere la rivoluzione; nelle zone rurali scoppiano moti e rivolti, con cui i contadini assaltano i dei nobili e i della Chiesa.
L’Assemblea Nazionale Costituente approva provvedimenti importantissimi: l’ su tutto il territorio francese del feudale; l’approvazione della dei Diritti dell’uomo e del cittadino, che proclama l’ tra tutti gli uomini e afferma il diritto alla privata, alla personale e alla libertà di , a ; la dei beni della Chiesa, che vengono venduti alla borghesia e ai contadini; l’approvazione della Costituzione , con cui i religiosi devono giurare fedeltà allo stato francese; trasformazione della forma di governo in una monarchia a suffragio , fondata sulla dei poteri stabilita da Montesquieu.

La svolta democratica e il Terrore
Le riforme dell’Assemblea Nazionale Costituente provocano grandi mutamenti sia in Francia che in Europa: il re cerca di stabilire delle con le altre monarchie europee (in particolare l’, con cui era imparentato, e la ), tentando persino la fuga dalla Francia verso il Belgio; i monarchi assoluti europei dal canto loro guardano con preoccupazione a quanto sta accadendo in Francia, poiché temono che la rivoluzione possa scoppiare anche nei loro stati.
In politica , si forma un nuovo parlamento, l’, in cui si organizzano i , tra i quali emergono presto i , una forza rivoluzionaria con un progetto pienamente democratico, che è espressione anche dei (artigiani, bottegai, garzoni delle città) che chiedono una maggior partecipazione alla vita .
Sul fronte esterno, la Francia gioca d’anticipo, e dichiara guerra all’Austria: dopo una serie di sconfitte disastrose, l’esercito francese, anche grazie al contributo di volontari, riesce a vincere nella battaglia di gli stati nemici. Nell’emergenza generata dalla guerra e dalla tentata fuga di Luigi XVI, viene eletta a una nuova assemblea, la , che proclama la nascita della : Luigi XVI, accusato di alto , viene ghigliottinato; i Giacobini, guidati da , prendono sempre più potere nella Convenzione Nazionale, e si propongono di guidare la Francia in una situazione di crisi economica e politica che mette a rischio la rivoluzione: (1) creano il , un organo esecutivo ristretto, formato da soli membri, con poteri sostanzialmente ; (2) istituiscono la , con cui i giovani tra 20 e 25 anni vengono arruolati nell’ in guerra contro le monarchie europee; (3) inviano le truppe a reprimere nel sangue le rivolte controrivoluzionarie, come quella in ; (4) istituiscono un con cui processano e condannano a morte tutti i sospettati controrivoluzionari: tra il 1993 e il 1994 vengono ghigliottinate diverse migliaia di persone di tutte le classi sociali (periodo del “”); (5) fissano un prezzo () al costo dei prodotti di prima necessità; (6) aboliscono il calendario legato alle festività religiose e adottano il .

Il ritorno alla rivoluzione borghese
I provvedimenti di emergenza presi dal Comitato di Salute Pubblica guidato da Robespierre riescono a salvare al rivoluzione (l’esercito francese riporta a una vittoria decisiva contro le monarchie europee): ritenendo che gli eccessi del Terrore non siano più necessari, alcuni esponenti della borghesia parigina attuano un per estromettere dal potere i Giacobini, che avviene nel mese del secondo il calendario rivoluzionario: viene ghigliottinato, e viene approvata una nuova , che stabilisce per la Francia come forma di governo una a suffragio , in cui il potere è così distribuito: ad un bicamerale il potere legislativo, alla il potere giudiziario, mentre il potere esecutivo viene affidato ad un formato da membri.

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  • 5 risposte

    1. Buongiorno,
      non riesco a inserire la parola “illimitati” nel testo, sebbene presente tra quelle selezionabili. Credo sia la parola da inserire dopo “con poteri sostanzialmente”.
      Grazie dell’attenzione, cordialmente,
      A.C.

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