Orientamento e dispersione scolastica
Se, su un versante, i contesti socio-economici di provenienza di scuole e ragazzi sono decisivi nel determinare il successo del percorso scolastico e formativo e le possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, d’altra parte anche l’orientamento in conclusione del primo ciclo di istruzione costituisce un momento importante che, in qualche caso, può anche rivelarsi decisivo per molti ragazzi e molte ragazze.
La mia opinione è, infatti, che la natura della scuola media sia essenzialmente orientativa: ciò significa che qualsiasi attività venga proposta, al di là della metodologia utilizzata, debba avere come scopo principale quello di far emergere nei ragazzi abilità, potenzialità, interessi e motivazioni che, messi a fuoco nelle loro relazioni reciproche, dovrebbero permettere l’individuazione di un profilo individuale e singolare di studente in grado di sostenerli in tutto il percorso scolastico successivo.
Un lavoro efficace sul fronte dell’orientamento in uscita dal primo ciclo dovrebbe porsi l’obiettivo di garantire il successo scolastico e formativo sul lungo periodo e la valorizzazione, nella maggior misura possibile, delle inclinazioni e delle potenzialità di ciascun alunno.
A mio avviso è evidente che questo obiettivo va prioritariamente perseguito tramite l’acquisizione e il consolidamento di abilità di base (ascolto, espressione personale, comprensione di testi, produzione scritta) trasversali a tutte le materie di studio, a cui devono associarsi anche abilità sociali più ampie, come quella di lavorare in gruppo rispettando le diversità individuali. Quindi, prima di tutto, mai rinunciare a fare scuola.
Ad un lavoro quotidiano su questi processi, è necessario guidare i ragazzi e le ragazze in un percorso triennale di orientamento che li porta alla consapevolezza di sé come soggetti di apprendimento, come studenti o, ancor meglio, come studiosi. Perché è di questo che si tratta. Personalmente ritengo che non sia necessario focalizzare l’attenzione sul futuro professionale, ma che si debba invece puntare all’obiettivo di far capire come ogni attività che viene proposta, se svolta nel modo corretto, vada a comporre un’identità complessa in continua evoluzione e in miglioramento: si tratta quindi di dimostrare concretamente ai ragazzi il fatto che sono competenti, che sono in grado di costruire, elaborare, pensare, riflettere e progettare; e, conseguentemente, di dimostrare come la strada intrapresa potrà continuare.
Relativamente ad orientamento e dispersione scolastica ho predisposto un’attività di analisi di articoli di quotidiano che potrebbe essere anche adattata come attività di analisi del testo argomentativo: personalmente ho evitato questa seconda declinazione poiché la proporrò nel secondo quadrimestre della seconda media, quando a mio avviso è necessario cominciare a mettere a fuoco alcune questioni riguardanti l’orientamento per la scuola superiore. Gli articoli sono tratti dal quotidiano “La Tribuna” di Treviso del 12 dicembre 2023, e quindi si soffermano su una realtà particolare le cui dinamiche, tuttavia, potrebbero anche ritrovarsi in altre realtà, dove ad esempio la tendenza alla licealizzazione affermatasi negli ultimi decenni sta iniziando a presentare qualche sintomi di riflusso.
La lettura e l’analisi di questi articoli può essere funzionale ad un lavoro di riflessione condivisa con le classi.
Per qualche giorno saranno lasciati in lettura libera gli articoli ai seguenti link:
Articoli su orientamento e dispersione scolastica
Intervista alla preside Paola Bortoletto
I file in PDF e in altri formati sono stati caricati tra i materiali per l’orientamento.
L’immagine in evidenza dell’articolo è tratta dalla seguente pagina web.
Vorrei iscrivermi e poter utilizzare il vostro materiale.
Grazie
Antonella G.
Ciao Antonella,
tutte le istruzioni nella pagina dell’area riservata.
Salve, mi piacerebbe tanto potermi iscrivere al vostro sito. Cortesemente come posso accedere?
Grazie
Ti ho mandato la password di accesso poco fa. 🙂