Le Olimpiadi del coraggio
Oltre al racconto dei fatti relativi alle Olimpiadi, il romanzo di Paola Capriolo si sofferma in modo particolare soprattutto sui tragitti personali ed esistenziali degli atleti protagonisti della vicenda, ricostruendone la provenienza sociale e le complesse vicissitudini in cui sono incorsi dopo questo forte segno di protesta a favore dei diritti umani e civili, quando sono stati immediatamente allontanati dal villaggio olimpico e osteggiati in patria per molti anni a causa di questo gesto. Analoga attenzione viene data anche alla figura di Peter Norman, il cosiddetto “terzo uomo”, l’atleta australiano piazzatosi secondo nella finale dei duecento metri e salito sul podio con gli afroamericani, che appoggiò la protesta di Smith e Carlos, indossando la coccarda dell’Olympic Project for Human Rights: anche Norman dovrà subire l’ostracismo della propria federazione nazionale e degli attacchi violenti dell’opinione pubblica del proprio paese.
Per queste caratteristiche, Le Olimpiadi del coraggio di Paola Capriolo possono costituire una lettura significativa per i ragazzi che intendono portare come argomento d’esame lo sport, oppure come articolazione di Educazione Fisica per mappe che riguardano i diritti umani, la storia americana, il razzismo, il ruolo dello sport come forma di emanicipazione e promozione sociale, il nesso tra politica e sport e così via.
Per chi volesse proporre ai propri alunni un percorso di questo tipo, è stata caricata tra i romanzi per la scuola media una semplice scheda di comprensione di Le Olimpiadi del coraggio, strutturata per personaggi e secondo una scansione cronologica lineare, che può essere integrata con ulteriori quesiti di approfondimento e riflessione suggeriti dal docente.