Imperialismo tra storia e scrittura
Nel corso scolastico di quest’anno ho scelto di proporre a due classi terze un’attività che coinvolge sia la conoscenza dei fenomeni storici appena citati sia la produzione scritta: ho infatti invitato gli allievi ad immaginare di vivere in uno stato industriale di fine Ottocento e di impersonare diversi personaggi storici che si scambiano una serie di lettere che idealmente vanno a comporre un romanzo epistolare, grazie al quale emergono le linee fondamentali della politica e dell’economia dell’imperialismo.
Questa attività è stata svolta dopo aver affrontato in modo analitico la Seconda Rivoluzione Industriale, le sue conseguenze sul piano sociale e urbanistico, le sue conseguenze sul pensiero politico dell’Ottocento, e, infine, l’età dell’imperialismo. Eventualmente, è possibile integrare a questo nucleo concettuale già estremamente complesso e frastagliato anche le vicende relative agli Stati Uniti nella seconda metà dell’Ottocento.
Nella scheda di lavoro da fornire agli allievi sono contenute, oltre che le istruzioni per svolgere il lavoro, anche una serie di suggerimenti sul contenuto della corrispondenza che si inviano i diversi personaggi del racconto epistolare: un re o una regina, uno o più imprenditori, dei banchieri, degli esploratori/colonizzatori, dei missionari, degli operai o dei leader sindacali, i membri del partito socialista o comunista.
Ciò che viene richiesto agli allievi è di dare forma, scegliendo opportunamente mittenti, destinatari, luoghi e tempi della narrazione, ai fenomeni storici studiati, ai nessi di causa ed effetto e al modo in cui gli attori intervengono in questi processi, cercando di determinarne dinamiche ed esiti.
Il lavoro è studiato per essere svolto a piccoli gruppi, al massimo composti da tre elementi, che devono progettare una scaletta della corrispondenza su cui intendono lavorare e successivamente, sulla base di questo piano di lavoro, ipotizzare la ripartizione del lavoro individuale.
Si tratta di un’attività che ha bisogno di un setting adeguato, e anche di una tempistica non inferiore ai 150-180 minuti di lavoro.
Dopo aver raccolto tutti i lavori (anche in brutta copia) e averli letti e verificato la loro plausibilità storica, è possibile ipotizzare con i singoli gruppi la continuazione della corrispondenza con ulteriori risposte o altre missive, la loro trascrizione al computer e la riorganizzazione in un unico file più articolato.
Ciao Francesco, non riesco ad aprire il link al documento, mi dice che è nel cestino. Puoi verificare? Sto iniziando l’argomento e tra poco inizierò a trattare la lettera quindi mi piacerebbe concludere il percorso con questa attività.
Grazie
ciao
Ciao carissima,
che piacere ritrovarti! Ti rispondo via mail e ti mando il documento.
A presto!
Ti ho mandato il documento alla mail che hai indicato per inviare il commento: fammi sapere se ti è arrivata, eventualmente controlla nella casella dello spam. Un salutone! Fra