Il segreto del silenzio
Il segreto del silenzio è un documentario di Michele Angrisani che ricostruisce la vicenda della salvezza di una donna ebrea, Esther Bergman, e di sua figlia, la piccola Diane, da parte della famiglia Campagnolo di Carbonera, in provincia di Treviso, durante i tragici mesi che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943. In prima battuta, la ricostruzione di questi fatti, affidati alla voce di Giovanni, figlio di Gioacchino, e della stessa Diane Bergman, doveva trovare spazio nel documentario dedicato alla Resistenza nella provincia di Treviso, intitolato Venti mesi – Storie di Resistenza nel Medio Piave: tuttavia, la straordinaria vicenda narrata dalla voce degli stessi protagonisti e l’assegnazione del titolo di “Giusti tra le Nazioni” a Gioacchino e alla moglie Erminia Caon conferita dall’Yad Vashem di Gerusalemme nel 2023 su iniziativa di Francesca Meneghetti dell’Istresco di Treviso, ha richiesto uno spazio di ricostruzione audiovisiva e approfondimento autonomi.
Nonostante Il segreto del silenzio debba essere necessariamente inquadrato nella cornice delle tragiche e complesse vicende storiche italiane che vanno dal ventennio fascista fino al Secondo Dopoguerra, il lavoro di Angrisani, attraverso la voce e e i corpi dei protagonisti, oltre che dei luoghi in cui è avvenuta la vicenda (mai relegati a mero sfondo, come illustra ancora meglio Venti mesi di cui spero di poter scrivere a breve), si caratterizza per un’esemplarità e una compostezza compositiva in grado di coinvolgere emotivamente anche ragazze e ragazzi di scuola media senza scadere nella dimensione del romanzesco o cedere alla tentazione della spettacolarizzazione che a mio avviso devono essere sapientemente espunte da qualsiasi rappresentazione della Shoah, soprattutto nella Giornata della Memoria.
Ciò che invece emerge dal documentario di Angrisani sono aspetti puntualmente riferibili ad un contesto storico specifico, quello della Pianura Padana, frammento della costellazione resistenziale al nazifascismo che presenta aspetti di peculiarità e forti differenze rispetto ad altre aree geografiche più note e conosciute: in particolare, pensiamo al ruolo fondamentale del milieu cattolico, in grado di tessere una rete capillare di supporto, soprattutto nelle realtà contadine più marginali e distanti dalla città; alla convivenza e al dialogo tra persone di classi sociali diverse, messe le une di fronte alle altre dalla tragedia della storia; al tratteggio di un orizzonte valoriale di solidarietà, perseguito anche a rischio della propria vita e di quella dei propri cari, che non ambisce ad iscriversi come un atto di eroismo ma semplicemente come un atto di giustizia.

L’immagine in evidenza è ripresa dal fotogramma pubblicato in rete dalla casa di produzione Cinema Key, ed è reperibile a questo link. Altri materiali relativi al contesto storico di riferimento sono caricati nei materiali di Storia.
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